Le Donne di cuore diffondono la salute, il cuore delle donne da chi è difeso?

Le Donne di cuore diffondono la salute, il cuore delle donne da chi è difeso?

COMUNICATO STAMPA

Inaugurazione il 29 gennaio alle ore 16 presso la Società Napoletana Storia Patria – Maschio Angioino

“Donne che sanno”: al via a  Napoli ciclo di 6 incontri

per sfatare fake news e falsi miti della medicina

Ogni mese un dibattito su prevenzione  e stili di vita. L’iniziativa promossa da “Fondo Mario & Paola Condorelli” e Altra Napoli  ha il patrocinio di Regione Campania e Comune di Napoli

 

Napoli, 22 gennaio 2018 Complici web, social media e blog, sempre più spesso ci si affida alle fonti più disparate per cercare informazioni su argomenti relativi alla propria salute, perdendo di vista gli unici interlocutori con cui varrebbe davvero la pena avere un confronto: medici e operatori  sanitari. Proprio per permettere ai cittadini di avere un dialogo diretto con esperti che parleranno di salute, da lunedì 29 gennaio prenderà il via “Donne che Sanno”, un ciclo di eventi promosso da “Fondo Mario e Paola Condorelli” e da Altra Napoli con il patrocinio morale di Regione Campania, Comune di Napoli,  Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Ipasvi, Ordine dei Medici, Federazione italiana medici pediatri di Napoli, Valore D, Federconsumatori e con il contributo di Unicredit, Fondazione Grimaldi Onlus, Ferrarelle, Fondazione Banco di Napoli e Banco BPM.

L’appuntamento con il primo di 6 incontri  è per il 29 gennaio alle ore 16 presso la Società Napoletana Storia Patria (Maschio Angioino).  Ad introdurre i lavori, dopo i saluti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, Giuseppe Galasso, Professore emerito di Storia medievale e moderna, Accademico dei Lincei e Presidente Onorario Società Napoletana Storia Patria; Ernesto Albanese, Presidente L’Altra Napoli Onlus. Il progetto “Donne che Sanno” prevede un appuntamento al mese (il ciclo di incontri si chiude il 4 giugno), con eventi che coinvolgeranno il territorio e le collettività, per favorire adeguate scelte di benessere. La conoscenza rimane il tema centrale della giornata inaugurale, intitolata “Sapere è salute”.

Tema dell’inaugurazione sarà: “Le Donne di cuore diffondono la salute, il cuore delle donne da chi è difeso?”. Nella prima parte dell’incontro, dal titolo “Donne di cuore” e dedicato a Paola Condorelli, si discuterà con esperte di storia, epidemiologia, pari opportunità, sul ruolo delle donne nell’ambito della salute. Perché quando si investe nelle donne, si investe su coloro che più di tutti investono negli altri. Interverranno: Caterina Arcidiacono, Professoressa di Psicologia di Comunità, Università Federico II di Napoli;   Vittoria Fiorelli, Professoressa di Storia moderna, Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli; Maria Triassi, Direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica Università Federico II di Napoli;  Monica Parrella, Direttrice Ufficio interventi in materia di parità e pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Modererà i lavori la giornalista Maria Chiara Aulisio.

Nella seconda parte dell’incontro, dal titolo “Cuore di donna”, dedicato al prof. Mario Condorelli, si approfondiranno le specificità delle malattie cardiovascolari delle donne, che in Italia  – secondo  gli ultimi dati della Società italiana di cardiologia – rappresentano una delle cause principali di mortalità nelle donne, soprattutto dopo la menopausa. Prevenzione, corretti stili di vita e controlli periodici. Ad affrontare questi temi: Bruno Trimarco, Professore di Cardiologia (Università degli Studi Federico II di Napoli); Domenico Bonaduce, Professore Medicina Interna ad indirizzo cardiologico e respiratorio (Università degli Studi Federico II di Napoli); Alaide Chieffo, Responsabile ricerca clinica UO Emodinamica Ospedale San Raffaele Milano, co-fondatrice Women In Innovation (WIN) SCAI, Membro del Comitato Scientifico EAPCI Women (European Association of Percutanious Cardiovascular Interventions). Gli interventi saranno moderati dal giornalista  Mario Pappagallo. Quindi le domande del pubblico e le conclusioni affidate alla dottoressa Celeste Condorelli.

Tutti gli incontri, a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti, si svolgono alle ore 16 presso la Società Napoletana Storia Patria (via Vittorio Emanuele III – 3° piano).  Per comunicare la propria adesione: info@donnechesanno.it. Al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per info: www.donnechesanno.itwww.fondomarioepaolacondorelli.it

Gli appuntamenti successivi:

19 febbraio, “Sapere sull’antibiotico resistenza: come difendersi dalle minacce del futuro e proteggere i nostri bambini?”

19 marzo, “Sapere quale acqua beviamo: come riconoscere e scegliere tra acque minerali, potabili e capire eventuali rischi di residui?”

16 aprile, “Sapere su genetica, stili di vita e prevenzione ai tumori: come i fattori comportamentali, metabolici  e genetici costruiscono il nostro futuro in salute?”

14 maggio, “Sapere quali regole seguire a tavola nei primi anni di vita: come contrastare le cattive regole nell’infanzia per costruire una domanda di salute?”

4 giugno, “Sapere se il bio conviene: come incide il bio sulla salute, sull’agrosistema  e sull’ambiente e a quale prezzo lo paghiamo?”

COMUNICATO STAMPA

Il 29 gennaio al via a Napoli “Donne che Sanno”, ciclo di incontri su salute, stili di vita e prevenzione promosso da “Fondo Mario e Paola Condorelli” e Altra Napoli
CUORE, UNA DONNA SU DUE A RISCHIO INFARTO DOPO I 50 ANNI
L’allarme del prof. Bruno Trimarco (Direttore Cattedra di Cardiologia Università Federico II): “In Campania aumentano obesità e diabete. Il 51% delle donne non fa attività fisica. Al Sud in poche si sottopongono a controlli e analisi, ritenuti costosi”
Napoli, gennaio 2018 – In continuo affanno per far quadrare vita familiare e lavoro, le donne non hanno tregua e lo stress è la loro compagnia quotidiana. I risultati, in termini di salute che scricchiola, si vedono: malattie un tempo declinate soprattutto al maschile, a cominciare da quelle cardiovascolari, colpiscono sempre di più (e prima) anche il sesso femminile. In Italia una donna su due è a rischio di una malattia di cuore – secondo la Società Italiana di Cardiologia – soprattutto dopo la menopausa. Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità e disabilità nelle signore over50 (nel 55 per cento dei casi contro il 43% degli uomini stima l’Onda, l’Osservatorio nazionale salute della donna) e si accompagnano ancora ad una scarsa consapevolezza della popolazione femminile che comporta ritardi diagnostici e terapeutici. Le cause? Stress, vita sedentaria, fumo, troppo lavoro, dieta ipercalorica, diabete mellito e pressione alta. Uomini e donne in questo si assomigliano. Eppure molte considerano l’infarto, e il mal di cuore, roba da maschi, trascurando così i rischi che corre il loro muscolo, soprattutto dopo i 50 anni.
E sarà proprio il cuore delle donne il protagonista della prima giornata di lavori di “Donne che sanno”, il ciclo di sei incontri ( un appuntamento al mese dal 29 gennaio al 4 giugno) promosso da “Fondo Mario e Paola Condorelli” (www.donnechesanno.itwww.fondomarioepaolacondorelli.it) e da Altra Napoli, con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Società Napoletana Storia Patria, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Ipasvi, Ordine dei Medici, Federazione italiana medici pediatri di Napoli, Valore D, Federconsumatori e con il contributo di UniCredit, Fondazione Grimaldi Onlus, Ferrarelle, Banco BPM. Obiettivo dell’iniziativa è l’alfabetizzazione sanitaria, ovvero migliorare la capacità dei singoli di capire ed elaborare le informazioni offerte dall’universo mediatico per effettuare scelte consapevoli sui temi della salute. I professori Gianluigi e Momina Condorelli spiegheranno le finalità del Fondo in memoria dei loro genitori.
Prevenzione, corretti stili di vita e controlli periodici. Ad affrontare questi temi durante la tavola rotonda “Cuore di donna”, dedicata al prof. Mario Condorelli: Bruno Trimarco, Professore di Cardiologia (Direttore Cattedra di Cardiologia Università Federico II di Napoli); Domenico Bonaduce, Professore Medicina Interna ad indirizzo cardiologico e respiratorio (Università Federico II); Alaide Chieffo, Responsabile ricerca clinica UO Emodinamica (San Raffaele Milano). A moderare i lavori, il giornalista  Mario Pappagallo. Quindi le domande del pubblico e le conclusioni affidate alla dottoressa Celeste Condorelli.
“In Campania – afferma il prof. Trimarco – registriamo un incremento dei fattori di rischio comportamentali, come l’obesità, e delle patologie, quali il diabete. Questo aumento riguarda sia gli uomini che le donne. Ma nonostante siano queste ultime ad occuparsi della salute dei familiari, sono le prime a non prendersi cura di loro stesse. Nella nostra regione il 51 per cento delle donne non fa alcuna attività fisica regolare contro il 42% dei sedentari di sesso maschile, per di più una percentuale più elevata di donne ammette di non riuscire a smettere di fumare o bere alcol. Inoltre, sentono il peso dei costi che la salute comporta: in Italia, al Sud più che altrove, le donne si sottopongono a controlli e analisi solo quando li ritengono necessari, considerandoli troppo cari”.
L’appuntamento è il 29 gennaio alle ore 16 presso la Società Napoletana Storia Patria – Maschio Angioino (via Vittorio Emanuele III – 3° piano; per info www.donnechesanno.itwww.fondomarioepaolacondorelli.it).

Video sintesi inaugurazione 29 gennaio 2018


Video Integrale I parte


Video integrale II parte

Elenco completo rassegna

LEGGI

Corriere del Mezzogiorno del 30 gennaio 2018 – La lotta alle fake news in Campania parte dalla sanità

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Il Mattino del 27 gennaio 2018 – Diabete killer è allarme tra le donne

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Il Mattino del 30 gennaio 2018 – Benessere e buona informazione nelle mani di Donne che sanno

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Il Messaggero del 31 gennaio 2018 – Cuore e Donne, in abito rosso per ricordare di proteggerlo

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 La Repubblica Ed. Napoli del 23 gennaio 2018 – L’agenda Donne e salute

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La Repubblica Ed. Napoli del 28 gennaio 2018 – In città – Donne che sanno salute e prevenzione

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La Repubblica Ed. Napoli del 30 gennaio 2018 – L’allarme di Trimarco “Donne e rischi cardiaci l’allarme in aumento”

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Radio Capitale – Intervista alla Dott.ssa Celeste Condorelli

Servizio TGR Campania

Servizio TG – Canale 21 – Donne che sanno

INAUGURAZIONE CICLO DI EVENTI DONNE CHE SANNO

LA DIFESA DELLA NOSTRA SALUTE? MEGLIO  AFFIDARLA ALLE “DONNE CHE SANNO”

Parte il 29 gennaio 2018 “Donne che sanno”, il ciclo di eventi gratuiti dedicato alla prevenzione della salute. Sei incontri, ognuno su un argomento diverso, tutti volti ad interrogarci su importanti scelte di salute che tutti i giorni ci troviamo a compiere.

Come si usano gli antibiotici? L’acqua che beviamo è tutta uguale? Come influisce il nostro stile di vita sul futuro stato di salute? Cosa e come far mangiare ai nostri bimbi? Mangiare biologico conviene?

Su questi argomenti ci confronteremo durante gli incontri, chiedendo informazioni e pareri ad importanti esperti di rilievo nazionale ed internazionale. Chiunque è interessato può partecipare e porre le proprie domande agli esperti, in questo modo affronteremo insieme un percorso di crescita valoriale e culturale.

Alfabetizzazione sanitaria, un obiettivo primario per migliorare la capacità dei singoli di capire ed elaborare le informazioni offerte dall’universo mediatico e per effettuare infine scelte consapevoli sui temi della salute. Una necessità che è di tutti, ma in particolare delle donne. Perché soprattutto le donne? Perché alla donna è affidata tradizionalmente la scelta relativa agli stili di vita della famiglia, perché è la donna che “si prende cura” della salute del proprio nucleo familiare, dall’alimentazione ai controlli medici dei vari componenti, assolvendoa un ruolo che non è soltanto affettivo, ma è frutto di una vocazione spontanea e istintiva. Se le scelte e le azioni sono adeguate e corrette, esse diventano uno strumento attivo di buone pratiche di prevenzione e di promozione della salute di adulti, bambini e spesso anziani.

“Donne che sanno” è un’iniziativa nata per rispondere a queste esigenze. Essa vuole essere un punto di incontro, innanzitutto fisico e successivamente digitale, per focalizzarsi sulle principali problematiche di salute del nostro tempo, con l’obiettivo di coinvolgere non solo le istituzioni e gli operatori del settore, ma specialmente i cittadini, le associazioni del territorio ed i media. Quando si investe nelle donne, ci si affida alle persone chepiù di tutte investono negli altri. Perciò in grado di assorbire meglio l’alfabetizzazione sanitaria, un obiettivo determinante di salute, per la sua influenza sugli stili di vita sani, sull’adesione alle terapie e sull’appropriato accesso ai servizi sanitari.

La giornata inaugurale, in particolar modo dedicata alla memoria di Mario e Paola Condorelli ai quali è intitolata l’intera iniziativa, sarà dedicata al cuore, non solo per ricordare le principali regole per difendere la salute di questo iportante organo, ma anche per celebrarlo come sede privilegiata dei sentimenti.

Mario e Paola Condorelli hanno infatti dedicato la loro vita al cuore e ancora oggi sono da molti ricordati per la loro generosità e per le importanti intuizioni mediche del Senatore Mario compiute su questo importante organo.

Di seguito il programma della giornata di inaugurazione

Saluti
Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania
Giuseppe Galasso, Professore emerito di Storia medievale e moderna, Accademico dei
Lincei, Presidente Onorario Società Napoletana Storia Patria
Ernesto Albanese, Presidente L’Altra Napoli Onlus

Donne di Cuore: Modera Maria Chiara Aulisio – “Dedicato a Paola Chiariello Condorelli”
Caterina Arcidiacono, Professoressa di Psicologia di Comunità, Dipartimento di Studi Umanistici,Università Federico II di Napoli
Vittoria Fiorelli, Professoressa di Storia moderna, Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli
Maria Triassi, Direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica Università Federico II di Napoli, Direttrice Master Management in Sanità Università Federico II Napoli, Membro Comitato Scientifico Donne che Sanno
Monica Parrella, Direttrice Ufficio interventi in materia di parità e pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Cuore di Donna: Modera Mario Pappagallo – “Dedicato a Mario Condorelli”

Domenico Bonaduce, Professore Medicina interna ad indirizzo cardiologico e respiratorio, Università degli Studi di Napoli Federico II
Alaide Chieffo, Responsabile ricerca clinica UO Emodinamica Ospedale San Raffaele Milano, co-fondatrice Women In Innovation (WIN) SCAI, Membro del Comitato Scientifico EAPCI Women (European Association of Percutanious Cardiovascular Interventions)
Bruno Trimarco, Professore di Cardiologia, Università degli Studi Federico II di Napoli

Domande del pubblico e conclusioni: Celeste Condorelli

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sapere è salute

Spesso nei sistemi sanitari si sottovaluta l’efficacia della corretta informazione sui temi della  salute, anche se meno costosa e più utile per una buona prevenzione. Se minore è il livello di istruzione e di reddito della popolazione, più difficile sarà diffondere la conoscenza appropriata sui temi di salute. In sintonia con le attuali politiche europee, che puntano sulla gestione integrata, sulla prevenzione, sull’informazione e sulla partecipazione pubblica al processo decisionale, è importante coinvolgere i cittadini nella gestione della salute, dell’economia e dello sviluppo. Quando le donne sono poste al centro di progetti così importanti, sanno meglio promuovere la salute come fattore determinante per il benessere della persona e della collettività, per migliorare non solo la qualità della vita, ma anche la sostenibilità del sistema sanitario.

La salute di una popolazione, anche di una stessa regione, non è uguale per tutti, perché risente delle inevitabili diseguaglianze: a circostanze sociali ed economiche diverse, corrispondono livelli di salute diversi, quindi attese di vita diverse. Ma anche l’analfabetismo medico-sanitario causa morti, mentre la capacità di capire e usare informazioni sulle cure adeguate influenza lo stato di salute della popolazione. Molti studi clinici dimostrano la stretta associazione tra scarsa alfabetizzazione sanitaria ed esiti clinici negativi per il paziente, con conseguente incremento della ospedalizzazione e maggiore mortalità.

“Donne che sanno” vuole creare occasioni di conoscenza e consapevolezza dei temi della salute, con il coinvolgimento di esperti ai quali sottoporre i principali problemi, pronti a loro volta ad accogliere le domande del pubblico e ad aggiornarci sulle novità scientifiche. Una delle prime azioni sarà rivolta all’organizzazione di incontri, chiacchierate, confronto con operatori del settore e protagonisti della società, in particolare con le associazioni non profit attive sul territorio, impegnate a diffondere conoscenza e consapevolezza dei temi trattati. Affinché i messaggi non siano ristretti ai soli partecipanti agli incontri “Donne che sanno” si impegnerà a veicolarli sui media e nei canali digitali, per consentire a un più ampio pubblico di accedervi.

Il ciclo “Donne che Sanno 2018” prevede un appuntamento al mese da gennaio a giugno, con eventi che coinvolgeranno il territorio e le collettività, per stimolare la partecipazione attiva del pubblico, per favorire adeguate scelte di benessere. Un campo molto ampio, all’interno del quale lavorare per prevenire le malattie e migliorare la qualità della vita. La conoscenza rimane il tema centrale della giornata inaugurale, intitolata “Il futuro è di chi sa”. È possibile essere artefici del proprio destino. Basta appropriarsi degli strumenti che ci rendono informati e consapevoli, non per modificarlo, ma certamente per indirizzarlo possibilmente a nostro vantaggio.

CUORE, UNA DONNA SU 2 A RISCHIO INFARTO DOPO I 50 ANNI

cuore donnaIn Italia una donna su due è a rischio di una malattia di cuore, soprattutto dopo la menopausa, secondo la Sociatà Italiana di Cardiologia. Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità e disabilità nelle signore over 50 (nel 55 per cento dei casi contro il 43% degli uomini stima l’Onda, l’Osservatorio nazionale salute della donna) e si accompagnano ancora ad una scarsa consapevolezza della popolazione femminile che comporta ritardi diagnostici e terapeutici.

QUALI SONO LE CAUSE DEL MAGGIORE RISCHIO DI INFARTO?

Stress, vita sedentaria, fumo, troppo lavoro, dieta ipercalorica e pressione alta. Uomini e donne in questo si assomigliano. Eppure molte considerano l’infarto, e il mal di cuore, roba da maschi, trascurando così i rischi che corre il loro muscolo, soprattutto dopo la menopausa a causa di diabete, obesità e ipertensione. La parola chiave rimane ancora una volta la prevenzione, che si fonda su un corretto stile di vita e controlli periodici. Per sensibilizzare l’universo femminile su questi temi, a Napoli, a partire dal 29 gennaio 2018 e attraverso sei incontri mensili, fino al 4 giugno, parte l’iniziativa “Donne che Sanno” promossa dal Fondo Mario e Paola Condorelli in collaborazione con Altra Napoli Onlus.

INFARTO E ICTUS, COME RICONOSCERE I FATTORI DI RISCHIO

Le malattie cardiovascolari continuano ad essere in assoluto la prima causa di morte nel nostro come in moltissimi Paesi del mondo. Ogni anno, sono responsabili di ben 17,5 milioni di morti premature e si prevede che nel 2030 aumenteranno a 23 milioni. In Italia ben 127 mila donne e 98 mila uomini muoiono ogni anno per le malattie cardio-cerebrovascolari, tra cui infarto, scompenso e ictus, e molte di queste morti si verificano prima dei 60 anni di età. Il dato fa riflettere, rappresentano il 30% di tutti i decessi e colpiscono più dei tumori. Inoltre comportano un costo pari al 23,5% della spesa farmaceutica italiana, l’1,34 del Pil (Prodotto interno lordo).

La scarsa conoscenza dei fattori di rischio e l’elevato impatto socio-economico di questo fenomeno ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a fissare un obiettivo: ridurre del 25% il rischio cardiovascolare entro il 2025.  Ma è anche vero che i tassi di mortalità per queste malattie si sono ridotti in 11 anni di oltre il 35%. La prevenzione diventa un’arma fondamentale affinché le diverse patologie che colpiscono il cuore e il sistema circolatorio continuino a decrescere. Le malattie cardiovascolari sono davvero in aumento? Quali sono i meccanismi alla base di queste patologie? Cardiopatie, chi ne soffre di più gli uomini o le donne? La prevenzione è fondamentale, cosa bisogna fare? Eccesso di cibo e fumo: quali e quante sono le pessimi abitudini che danneggiano il cuore? Come evitarle? Queste e altre tematiche saranno al centro del primo dei sei incontri promossi da “Donne che sanno” per il 2018.

LE DONNE CURANO IL CUORE DEI COMPAGNI, MA SPESSO DIMENTICANO DI PREOCCUPARSI DEL PROPRIO

trimarcoIl prof. Bruno Trimarco, capo del Dipartimento di Cardiologia dell’Università Federico II e Ordinario di Cardiologia, ospite della giornata inaugurale del calendario eventi “Donne che sanno” 2018, sostiene – la situazione per quanto riguarda le malattie cardiovascolari non è ottimale, in quanto vi è stato un incremento dei fattori di rischio comportamentali, quali l’obesità, e delle patologie, quali il diabete. Questo aumento riguarda sia gli uomini che le donne.

Ma in riferimento alla percezione della propria salute, sappiamo da studi statistici che sono tuttora le donne a occuparsi della salute dei familiari, soprattutto nelle regioni del meridione: sono loro a pensare alle esigenze quotidiane di salute e ad informare sulla prevenzione, ad accompagnare i familiari a fare le analisi, a comprare i medicinali o a preparare la valigetta dei farmaci da portare in viaggio.

Una su due ha in agenda tutte queste incombenze mediche, mentre per gli uomini ciò è vero in appena un caso su dieci: le donne sono insomma veri angeli custodi ma, probabilmente, dovrebbero pensare un po’ di più alla propria salute e a comportamenti di prevenzione adeguati.

Il 51 per cento di loro, infatti, non fa alcuna attività fisica regolare contro il 42 per cento dei sedentari di sesso maschile, per di più una percentuale più elevata di donne ammette di non riuscire a smettere di fumare o bere alcol. Inoltre soprattutto le donne sentono il peso dei costi che la salute comporta: in Italia, e soprattutto al sud, più che altrove le donne fanno controlli e analisi solo quando li ritengono necessari considerandoli troppo cari”.

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By | 2018-02-24T17:39:04+00:00 gennaio 1st, 2018|Categories: Donne che sanno 2018|Tags: |0 Comments

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